Para ajudar coloco o artigo em questão é interessante , na parte em que já sabemos que estamos no finalzinho e como disse o Casino já olha para o futuro.
Un Biscione a Copacabana: così Mfe può crescere oltre l’Europa e puntare al Brasile
di Nicola Carosielli
21 novembre 2025, 22:05
Ultimo aggiornamento: 22 novembre 2025, 14:06
Dopo la Germania il gruppo dei Berlusconi è pronto a estendersi fino al Portogallo con Impresa. Da lì il ponte verso il ricco mercato brasiliano: un ecosistema che vale 19 miliardi di dollari
L'espansione europea e l'obiettivo Portogallo
Le cose potrebbero anche migliorare da fine anno, quando sarà consolidata Prosiebensat (processo partito l’1 ottobre), la media company tedesca di cui Cologno ha preso ora il 75,6% con cui si creerà un colosso da 7 miliardi di ricavi, 1,37 miliardi di ebitda. La volontà di spingere sulla dimensione europea, ma più in generale internazionale, non si è fermata ai confini tedeschi e ora punta dritto al Portogallo.
Da settimane si rincorrono indiscrezioni su una trattativa di Cologno con il gruppo editoriale Impresa Sgps, appartenente ora agli eredi di Pinto Balsemão, editore, politico ed ex primo ministro. Al momento, in base a quanto ricostruito, si è in una fase molto avanzata di due diligence, per cui non è da escludersi che nei prossimi giorni possa tenersi una riunione del cda per il disco verde all’operazione. Questa prevedrebbe l’ingresso di Mfe con una quota non maggiore del 33% e comunque inferiore al controllo.
La visione strategica sul Sud America e il mercato brasiliano
La mossa consentirebbe di rafforzare Mediaset in tutta la penisola iberica, in cui già opera come Mediaset España. Eppure il piano di crescita implica una visione ancora più ampia, che si spingerebbe fino al Sud America. Secondo quanto ricostruito da Milano Finanza, infatti, uno dei temi strategici sui quali si è ragionato, analizzando le opportunità di investire in Impresa, è la presenza internazionale del gruppo, con trasmissioni che arrivano fino al Brasile, geografia strategica e favorita dalla lingua sostanzialmente comune al Portogallo. L’Europa è ovviamente focale nel progetto del Biscione, ma il mercato portoghese in sé non è così ampio. L’intero ecosistema pubblicitario, quindi oltre la sola pubblicità televisiva (che vale comunque il 45% del totale) è stimato sotto al miliardo di euro.
Per quanto il binomio con Mediaset España farebbe considerare quello iberico come un unico mercato, è evidente che la possibilità di avere un ponte in un bacino così ampio come quello brasiliano non può essere ignorato. Il Brasile è classificato tra i dieci più grandi mercati pubblicitari al mondo ed è il primo in America Latina, ponendosi inoltre all’avanguardia nella comunicazione digitale. Si prevede che la spesa pubblicitaria nel mercato adv brasiliano raggiunga i 18,96 miliardi di dollari quest’anno, con la pubblicità video e tv che mostra un volume di circa 7,38 miliardi di dollari.
Il potenziale internazionale del gruppo Impresa
Dal canto suo, il gruppo Impresa trasmette in Brasile. In particolare, produce 8 canali (Sic, Sic Internacional, Sic Notícias, Sic Radical, Sic Mulher, Sic K, Sic Caras e Sic Novelas) e il quotidiano più grande del Portogallo, Expresso. Ma è la società di media portoghese con il maggior numero di canali televisivi (6) trasmessi a livello internazionale: solo Sic Internacional raggiunge 10 milioni di spettatori in tutto il mondo attraverso sistemi via cavo, satellite e Iptv ed è distribuito in Francia, Svizzera, Lussemburgo, Andorra, Germania, ma anche Stati Uniti, Canada, Brasile appunto, Australia, Mozambico e Capo Verde; mentre Sic Notícias è disponibile in Francia, Andorra, Svizzera, Lussemburgo, Usa, Canada, Mozambico e Capo Verde. In totale, i canali Sic raggiungono 11 paesi attraverso 40 operatori. Senza dimenticare l’impegno nello streaming con la piattaforma Opto, disponibile in diretta in tutto il mondo.
Prospettive future e competizione globale
È evidente dunque la potenza di fuoco che col tempo il gruppo di Berlusconi potrà sprigionare ulteriormente, arricchendo il network europeo al punto da renderlo abbastanza grande da competere sul mercato pubblicitario con le piattaforme globali, da Netflix a YouTube.
Ciò detto, uno degli schemi ipotetici – circolato nelle scorse settimane – prevede che Mfe salga fino a un massimo del 33% lasciando così la maggioranza (35%) alla Impreger degli eredi Balsemão. Seguirebbe poi un secondo step (più in là nel tempo), con cui Mfe andrebbe al controllo, quasi come fatto con Prosiebensat